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  • Istituto DIRPOLIS

Italia in prima linea per gestire conflitti nel mondo: fino al 20 maggio corso di formazione a Johannesburg per 50 funzionari civili impegnati nelle missioni di pace in Africa

Data pubblicazione: 15.05.2016
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L’Italia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa acquistano un ruolo crescente nelle attività internazionali di formazione in peacekeeping grazie anche al nuovo corso che si conclude venerdì 20 maggio a Johannesburg, in Sud Africa, promosso in collaborazione con la locale università, il St. Augustine College, e rivolto a 50 funzionari civili provenienti da numerosi paesi africani che intendono lavorare in missioni di pace nel continente africano con le Nazioni Unite o con l'Unione Africana. Le lezioni sono tenute da numerose personalità africane e da molti studiosi sudafricani, che hanno dedicato la loro attività alla prevenzione dei conflitti.

 Il corso, diretto nella parte scientifica da Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale e direttore dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna, si apre con l’annunciata presenza, davvero eccezionale, di sua maestà Goodwill Zwelithini, re degli Zulu, chiamato a tenere la lectio magistralis di apertura delle attività didattiche. La sua partecipazione è da considerarsi un evento straordinario che ha riscosso un enorme interesse sulla stampa del Sud Africa. I 12 milioni di Zulu sono considerati il gruppo etnico più importante nel Sud Africa, a cui è stato riconosciuto un ruolo assai influente sugli eventi politici del Paese. Il re degli Zulu oggi ha 68 anni ed ha regnato dal 17 settembre 1968 ad oggi, senza interruzione, accanto a 6 mogli e a 25 figli.

Sua maestà Goodwill Zwelithini ha ringraziato l’Italia e la Scuola Superiore Sant'Anna per il contributo dato in questi anni, attraverso la formazione del personale impegnato nelle operazioni per consolidare la pace in vari Paesi Africani. Il re degli Zulu ha anche sottolineato l'esigenza che l'Africa rafforzi le strutture regionali di prevenzione e di gestione dei conflitti, per sviluppare una “via africana” alla soluzione delle situazioni di conflitto e, infine, ha voluto ribadire la necessità di rafforzare il dialogo politico tra le parti dei conflitti africani, come strumento privilegiato per la ricerca di soluzioni durevoli e sostenibili per il travagliato continente Africano.

Andrea de Guttry, in qualità di direttore del corso, ha affermato che “le parole del Re degli Zulu ci riempiono di felicità e di orgoglio e ci inducono ad andare avanti nelle nostre attività di formazione in Africa per rafforzare le risorse umane africane responsabili della politica di prevenzione e di gestione dei conflitti locali, fornendo loro le competenze e le conoscenze necessarie per raggiungere l’obiettivo”.